Lantologia in due volumi raccoglie una scelta di resoconti di viaggi, realmente e personalmente compiuti dagli autori in Italia e nel mondo, dal 1700 al 2000: testi non solo letterari, perché a scrivere di viaggio sono stati certo grandi scrittori, ma anche scienziati, medici, religiosi, diplomatici, politici, militari, avventurieri e spie, giornalisti, e persino personaggi semplici, autori di ricordi sorprendenti nella loro fascinosa ingenuità. Il cappello introduttivo di ciascun brano ne presenta l?autore, inserendo il testo nella sua tradizione specifica e fornendo indicazioni su altre opere e altri viaggiatori nel medesimo luogo. Luca Clerici, che è accreditato come il massimo studioso italiano del genere, firma due introduzioni (idealmente collegate tra loro) che non si limitano a offrire un inquadramento storico, letterario e culturale, ma tracciano la storia della civiltà del viaggio in Italia, descrivono la società dei viaggiatori, ne analizzano le motivazioni e ragionano sia sulla specificità del genere letterario, sia sulla sua parentela con il romanzo. Il primo volume offre 58 resoconti di viaggio attribuibili a diverse tipologie: dal diario di bordo alla relazione scientifica o diplomatica o ufficiale, alla guida, al pellegrinaggio, alla passeggiata, al diario di viaggio, al resoconto di ascensioni alpinistiche. Nel secondo volume, che raccoglie 72 testimonianze, hanno un ruolo importante i grandi scrittori: di Corrado Alvaro e Giovanni Comisso, Guido Gozzano e Alberto Moravia, e poi di Marinetti, Bontempelli, Anna Maria Ortese e tanti altri sono individuati testi esemplari o dimenticati, né mancano gli inediti, come nel caso dello scritto di Gina Lagorio.